02 87264399 info@pepita.it
Condividi l'articolo di Pepita con i tuoi contatti

TEL CHÌ! Il progetto di inclusione sociale rivolto alle nuove generazioni è al suo primo bilancio. Dopo l’avvio delle attività pensate per i cittadini più giovani di Milano e provincia, i risultati rispecchiano gli obiettivi prefissati questa estate:

  • creare degli avamposti educativi direttamente sui territori
  • restituire gli spazi aggregativi e la cultura del gioco
  • ritornare alle relazioni autentiche; fondamentali per le ragazze e i ragazzi segnati dal lockdown.

“Siamo stati per mesi chiusi in casa, con schermi davanti agli occhi. Molti ragazzi, ora, sono in difficoltà: non riescono a vivere una ‘nuova normalità’ anche perché alle fragilità accumulate si aggiungono problemi di tipo sociale ed economico che la pandemia ha generato”. Parola di una delle ragazze “TEL CHÌ!“, il progetto di cittadinanza partecipata sviluppato da Pepita nella città metropolitana di Milano. Dieci presidi educativi, dieci luoghi della Città Metropolitana a servizio degli adolescenti per restituire il senso delle relazioni autentiche alle nuove generazioni, ma anche perché i cittadini più giovani possano tornare al centro delle istituzioni.
Questo, in sintesi, l’obiettivo che Pepita e Cuore e Parole Onlus si erano posti lo scorso luglio, durante la presentazione del progetto – realizzato con il sostegno di Fondazione Comunità di Milano – all’interno dello spazio confiscato alle mafie di via Vallazze 26, a Milano.
Uno dei poli oggetto delle attività formative e ricreative di Pepita, con in più la funzione di sportello di ascolto, grazie all’équipe di esperti a disposizione dei teenager. Il futuro della comunità educante passa anche da qui. Se è vero che il peggio dell’emergenza sanitaria sembra essere passato, le conseguenza del lockdown sulla fascia di abitanti più giovane e più fragile hanno prodotto un disagio profondo, incidendo negativamente sulle relazioni autentiche e sulle esperienze fisiche ben al di là delle restrizioni imposte dalla pandemia. 
Da qui l’importanza di ristabilire il ruolo primario delle “agenzie educative” nella gestione delle attività didattiche, ludiche e aggregative, sempre in conformità con le norme di sicurezza sanitaria e con particolare attenzione alle problematiche relazionali e psicosociali del singolo nel gruppo e dei gruppi.

Un risultato che passa dal recupero di quei ponti comunicativi e collaborativi tra tutti gli attori dell’educazione e del benessere dei minori (famiglie, educatori, docenti, sportelli assistenziali).

RISULTATI A DICEMBRE 2021

Totale ragazzi che usufruiscono del nostro supporto dalla I media a V superiore: più di 500 con 10 poli educativi in 8 località di Milano e provincia.

Attività:

  • incontri su affettività, inclusione, ascolto dell’altro
  • supporto nelle relazioni sociali e familiari
  • supporto compiti
  • viaggio ad Assisi
  • pranzi e cene comunitari
  • attività sportive inclusive
  • feste
  • concerti
  • spettacoli teatrali
  • contest fotografici
  • camminate

Laboratori:

  • Laboratorio di falegnameria
  • Laboratorio di Natale
  • Laboratorio di organizzazione eventi
  • Laboratorio teatrale (in una realtà il gruppo teatrale è attivo da alcuni anni e ha una partecipazione molto attiva sia dei bambini, sia dei ragazzi, sia degli adulti)
  • Laboratorio di giornalismo
  • Laboratorio sportivo