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Ogni anno lo stesso rito: le atmosfere natalizie ci illudono di poterci mettere in gioco e dare corpo a quella voglia di cambiamento che accompagna immancabilmente l’anno nuovo. E allora tornano le iscrizioni in palestra, le visite dal nutrizionista, le scarpe da corsa, i libri di cucina e quel mobile in solaio che dobbiamo montare da un paio d’anni. Promesse che, inevitabilmente, per buona parte di noi restano disattese. Pronte a tornare in naftalina con le prime avvisaglie di primavera. 

E se per una volta ci impegnassimo per qualcun altro? Da chi cominciare se non dai nostri figli? Pepita esplora il mondo dell’educazione da quasi 20 anni e non ha mai nascosto che per educare ci vuole impegno, costanza, pazienza e coraggio. Il coraggio di educare, appunto. Quello che ci permette di metterci in discussione; perché non si smette mai di diventare genitori, insegnanti, allenatori o educatori. Studiare, approfondire, informarsi; ma anche mettersi in ascolto e, soprattutto, prendersi cura. Sono questi i pilastri di un sano affiancamento al percorso di crescita dei bambini e ragazzi. Una sorta di manifesto della nuova educazione. E allora quest’anno i BUONI PROPOSITI riguardano le nuove generazioni, lasciando per una volta gli adulti alle loro vecchie abitudini. Se non per comprendere, magari tra qualche mese, che mettendo al centro il benessere dei più piccoli, anche noi grandi ci scopriremo migliori. Non è poi questa la magia del Natale? 

Tempo, famiglia, gioco, natura, empatia. Sono alcuni dei concetti che animano obiettivi e speranze, fino a diventare dei piccoli esercizi quotidiani. Come andare a trovare i nonni più spesso, oppure organizzare almeno un paio di gite al mese. Leggere quel libro di fiabe con tua figlia, trovare il tempo per allenare il tiro da 3 di tuo figlio nel campetto da basket sotto casa, togliere il telefono da tavola quando si cena, preparare tutti insieme una torta per la domestica. Quelli che potremmo definire piccoli gesti d’amore, se trovano continuità, daranno vita a quei Diritti ritrovati che faranno il bene non solo delle famiglie, ma di tutte le comunità.