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Lo spogliatoio femminile imbrattato, con insulti e minacce. Nessun colpevole per gli episodi verificatisi in una scuola media lombarda, in provincia di Cremona, solo tanta omertà.

Nessuno tra gli studenti è uscito allo scoperto, tanto da spingere la dirigente scolastica ad adottare un provvedimento nei confronti di tutti i ragazzi. Fino alle vacanze di Natale sono sospese tutte le ore di educazione fisica, sostituite da corsi straordinari di educazione civica. Non che qualche erudimento di quello che i latini chiamavano civitas possa nuocere, anzi. Ciò che lascia perplessi in questa decisione è l’approccio educativo di una misura adottata in buonafede, ma che rischia di comunicare un messaggio distorto rispetto a quella trasmissione di valori e principi che dovrebbero sottendere tutte le comunità, a partire da quella scolastica.

L’importanza dell’educazione civica nelle scuole

Introdurre lezioni di educazione civica rappresenta una lodevole iniziativa, ma se la logica adottata è quella della punizione quale considerazione avranno i ragazzi a proposito dei contenuti che saranno loro proposti? Quale efficacia potranno avere delle nozioni imposte come un castigo per tutti, a seguito di una violazione che non ha trovato colpevoli? Tanto più se queste lezioni straordinarie vanno a sostituire l’attività fisica all’interno della scuola, prevista dal programma formativo.

A prescindere dal caso specifico, questa storia richiama l’importanza di strutturare percorsi adeguati di educazione alla cittadinanza, anche digitale, nell’ordinamento scolastico. Introdurre una materia ad hoc potrebbe rappresentare una soluzione migliore dei programmi già previsti, oltre a preservare il messaggio educativo da fuorvianti logiche repressive. D’altronde perché l’educazione civica dovrebbe essere più pesante o addirittura afflittiva agli occhi degli studenti? Se sviluppata in modo adeguato, questa materia potrebbe essere insegnata e appresa nella stessa logica e con la medesima dignità delle altre che compongono il programma didattico. La condivisione dei valori propri di una comunità passa necessariamente da una programmazione più continua e partecipata, a beneficio dei ragazzi e delle famiglie.

Webinar “Sexting, teen dating violence e cyberviolenza di genere” – 21 gennaio 2023

La partecipazione è al centro dei corsi online organizzati da Pepita in collaborazione con Fondazione Carolina a beneficio di genitori, educatori e insegnanti.  Dopo i focus su “Disturbi dell’apprendimento” e “Comunicare con i giovani”, il prossimo webinar approfondirà alcuni tra i principali fenomeni che condizionano negativamente i rapporti tra pari, anche nella dimensione digitale: sexting, teen dating violence e cyberviolenza di genere.

Appuntamento dalle 9,30 di sabato 21 gennaio. Iscriviti alla sessione formativa a questo link.