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Pepita, lavora da 20 anni nel mondo dell’educazione.

E, sul concetto di educazione, Pepita cerca di avere le idee molto chiare.

Innanzitutto, partendo dall’etimologia: e-ducere, ovvero “tirare fuori” e non  in-struĕre, ovvero “costruire dentro”.  Per Pepita educare vuole dire lavorare con i ragazzi per fare emergere e valorizzare le loro potenzialità, i loro pensieri, la loro partecipazione alla costruzione del futuro. Gli educatori di Pepita guardano negli occhi e ascoltano i ragazzi con cui lavorano, e lo fanno con il cuore.

Lavorare con il cuore vuole anche dire professionalità: quello dell’educatore non è un mestiere che si possa improvvisare, né un argomento che possa mai esaurirsi: ci vuole seria preparazione e continuo aggiornamento. Ovvero, il coraggio della continua messa in discussione.

Da questo lavoro di confronto permanente sul tema, sono emersi due prodotti particolari: Cor Habeo-Il coraggio di educare e il Manifesto della nuova educazione.

Cor Habeo

Cor Habeo è un libro in progress, che ha l’ambizioso obiettivo di porsi non come un testo guida per i professionisti dell’educazione ma come un laboratorio di idee, un luogo di confronto, un punto di partenza per la costruzione di un pensiero di comunità nel quale ognuno possa dare il suo contributo e ricevere il contributo degli altri.

Tutto è iniziato nell’Aprile 2020, quando Pepita ha selezionato un campione di preadolescenti e adolescenti residenti in diverse località del territorio italiano e ha chiesto loro, tramite un questionario online, come vivessero quel periodo così arduo: con grande sorpresa, i dati riportati hanno dimostrato quanto stessero reagendo bene.

Il questionario era composto da una scala per misurare il livello di stress, ansia e depressione e alcune domande sulle loro abitudini.

Che cosa siamo riusciti a scoprire? A differenza di molti adulti, nel corso del lockdown i ragazzi hanno mostrato un atteggiamento positivo, i test hanno rilevato alte percentuali di risposte che indicano uno stato d’animo sano. I nostri giovani hanno concretamente sviluppato la famosa “resilienza”, hanno trovato il modo di non farsi sopraffare dal problema ma adattarsi e stare il meglio possibile, superando gli stereotipi. 

I ragazzi ci hanno dato chiare indicazioni su come aiutarli. Dalle loro indicazioni, gli educatori Pepita hanno quindi definito 10 “punti cardinali ” per ri-orientarsi  e ri-trovare il coraggio di educare, sia come genitori che come educatori professionali:
Il coraggio di stare, la capacità di orientarsi, il lavoro educativo, pedagogia della prossimità, promuovere e sapere, la tecnologia non salverà il mondo, un futuro realizzabile, prendersi cura, stare bene per fare bene, per un umanesimo digitale.

Scarica gratuitamente “Cor-Habeo: il coraggio di educare”.

Il Manifesto della Nuova Educazione

Nel gennaio 2021 Pepita ha continuato il suo lavoro di ricerca e confronto sulla tematica dell’educazione e, grazie al confronto con giovani e professionisti del settore, ha redatto e promosso il Manifesto della nuova educazione.

Cogliendo spunto dalle richieste del tempo presente, Pepita ha voluto cogliere l’opportunità di costruire un modo nuovo di stare accanto ai ragazzi, di ascoltarli, di prenderci cura di loro e di mostrare loro un volto adulto capace di comprenderli, accompagnarli e aiutarli a crescere. Questo manifesto, frutto del lavoro di riflessione e di confronto condiviso, vuole essere un richiamo al coraggio di educare e un punto di partenza verso un nuovo modo di fare educazione, che faccia tesoro di quanto vissuto per aprire nuove strade di senso e di azione.

Scarica qui il Manifesto della nuova educazione