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Nome in codice: ”I migliori NARNI”. Un titolo evocativo per un percorso amministrativo con l’ambizione di coinvolgere la futura classe dirigente con un approccio inclusivo e partecipato. Un’azione capillare e radicata per restituire il territorio alle giovani generazioni e i giovani alla vita pubblica delle istituzioni.
Dalla scorsa estate il Comune di Narni ha aperto una “palestra di cittadinanza” per uscire dal grigiore della pandemia e spalancare a tutta la comunità, frazioni comprese, la bellezza del territorio e delle relazioni autentiche.

Un programma complesso e articolato, come la natura del territorio narnese, avviato grazie alla collaborazione con Pepita.
I migliori NARNI” guarda proprio nella direzione – spiega il Sindaco, Francesco De Rebotti – di costruire cittadinanza costruendo il futuro assieme ai suoi protagonisti: i giovani”.
Proprio la parte migliore della collettività è quella che ha sofferto di più durante il lungo periodo di isolamento imposto dal Covid-19. Mesi di forzato isolamento e distacco dai loro pari, ricorrendo alle tecnologie per ragioni di studio e per il tempo libero.

 “Dall’inizio del mandato abbiamo lavorato ad una profonda analisi dei bisogni sociali della nostra comunità, puntando sul rafforzamento delle relazioni e nella cura del tessuto sociale la risposta alle tante fragilità”, ricorda l’Assessora ai Servizi sociali, Silvia Tiberti. “Alle attività di animazione e di carattere ludico – continua l’Assessora Tiberti – vengono affiancate iniziative quali il supporto alla genitorialità, laboratori di comunicazione dell’utilizzo dei media ed il rapporto con il proprio territorio”.

A dare vita al progetto i professionisti di Pepita, tra le Onlus più attive e radicate sul territorio Umbro con i suoi educatori, animatori e la sua esperienza ventennale a servizio delle nuove generazioni.
Una progettualità avviata con l’incontro di gruppi di giovani nei principali luoghi dell’educazione:

  • scuole
  • centri civici
  • servizi aggregativi
  • ambiente digitale

Anche in un territorio vasto e frammentato come quello dei tradizionali borghi storici, è possibile costruire percorsi di responsabilizzazione e di formazione alla cittadinanza attiva. Senza dimenticare la sfera digitale. “I nostri progetti educativi ed aggregativi – spiega il Presidente di Pepita, Ivano Zoppi – toccano tutte le anime della comunità educante, costruendo programmi di partecipazione civica, incontri di gruppo e dibattiti”. Un tessuto connettivo che passa necessariamente dall’ascolto, dalla valorizzazione dei talenti, dalle vocazioni del territorio e della bellezza della diversità.

Perché ciascun bambino, ogni adolescente, è unico, autentico e irripetibile, come un’opera d’arte

Ivano Zoppi

Soprattutto l’arte, in particolare quella del Teatro, è protagonista di un progetto specifico. Si tratta dell’iniziativa On stage – on line, che prevede la realizzazione di laboratori teatrali allo scopo di tradurre in scena i vissuti di vita digitale richiamati durante le sessioni educative a cura di Pepita.

Inoltre, al Teatro Manini di Narni, l’Associazione Culturale Ingranaggi metterà in scena le relazioni e gli scambi tra pari sui social network, la web reputation e tutte le devianze e i pericoli della Rete.

Una restituzione di quanto gli esperti educatori di Pepita svilupperanno insieme ai ragazzi rispetto ad alcune delle  problematiche che li riguardano più da vicino:

“I migliori Narni” proseguirà nei mesi invernali fino a giugno 2022.