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Gli educatori di Pepita, in collaborazione con la cooperativa La Pieve di Ravenna specializzata in didattica ludica,  per 5 settimane tra ottobre e novembre saranno all’Istituto Casa Circondariale Capanne di Perugia, per un progetto che si  propone di portare in carcere una serie di giochi da tavolo e di insegnare ai detenuti a giocare con essi, in modo che al termine del progetto i detenuti siano in grado di giocare autonomamente tra loro.

Gli obiettivi dell’iniziativa sono molteplici:

  • Favorire lo svolgimento di attività ricreative e culturali che favoriscano il permanere di una dimensione sociale della condizione dei detenuti;
  • Favorire il rafforzamento delle proprie abilità di base, della propria autonomia e dell’autostima;
  • Favorire la conoscenza reciproca dei detenuti e l’interazione diretta all’interno di una cornice strutturata, in un’ottica di prevenzione dei conflitti;
  • Favorire la crescita di una comunità in grado di valorizzare le diversità e le originalità di ciascuno attraverso lo svolgimento di attività che possano rispondere ai bisogni di tutti dal punto di vista ricreativo, culturale e formativo, sia nella fase di detenzione che in quella di un possibile reinserimento sociale.

Quando si parla di “giochi” in questo progetto, si parla di giochi da tavolo, giochi in scatola, giochi di società, giochi strutturati, giochi cosiddetti “intelligenti”. I giochi proposti non sono rivolti ai bambini, ma sono concepiti e realizzati per essere giocati da persone adulte.
I giochi da tavolo si distinguono nettamente dai giochi d’azzardo: lo scopo dei giochi da tavolo è il puro divertimento di giocare insieme e l’eventuale piacere della vittoria, senza ricompense concrete di nessun tipo. I giochi da tavolo non hanno conseguenza patologiche e non producono dipendenza.
In Italia purtroppo il gioco da tavolo è un passatempo non molto diffuso, ma altrove, ad esempio in Germania o negli Stati Uniti, è un vero e proprio mezzo di intrattenimento di pari dignità della lettura di un libro o della visione di un film. La grande distribuzione ci propone da decenni sempre gli stessi titoli sugli scaffali dei supermercati (Risiko, Monopoli e pochi altri) ma esistono centinaia e centinaia di titoli diversi, adatti a coprire le esigenze di un pubblico ampio ed eterogeneo:

  • Giochi introduttivi adatti a tutti (i cosiddetti giochi per famiglie);
  • Giochi tematici e di avventura;
  • Giochi strategici e di gestione;
  • Giochi di interazione e comunicazione (i cosiddetti party games);
  • Giochi storici e/o di guerra;
  • Giochi astratti.

I BENEFICI DEL GIOCO DA TAVOLO

I giochi da tavolo sono un divertente passatempo, un valido mezzo di intrattenimento per combattere la noia: possono essere giocati da soli (esistono giochi da fare in solitario) o in gruppo e una partita può durare dai venti minuti a un paio d’ore, a seconda del gioco.
Ma, soprattuto, hanno un alto valore di aggregazione e di interazione positiva tra le persone: siano essi competitivi o cooperativi, i giochi portano a un confronto faccia a faccia che genera dialogo e conoscenza reciproca.
Inoltre, sono coinvolgenti, intellettualmente stimolanti, allenano determinate abilità, incrementano le conoscenze e favoriscono la partecipazione attiva, in misura maggiore rispetto alla lettura o alla visione di film.
Altro valore non da trascurare, sono economici: con una scatola di un gioco da tavolo, il cui costo medio è di circa 30/40 euro, possono giocare da 2 a 6 persone a ogni partita, e il valore di rigiocabilità, anche con le stesse persone, è elevatissimo. Una piccola ludoteca con una decina di titoli diversi potrebbe servire una comunità di un centinaio di persone.
Ma, soprattutto, i giochi da tavolo stimolano la fantasia e la creatività: da idea nasce idea e spesso la pratica di gioco fa nascere idee per realizzare nuovi giochi. Un’esperienza del genere è stata ad esempio realizzata a San Vittore nel 2004 e ha portato alla realizzazione (e alla commercializzazione) del gioco Criminal Mouse.
I giochi sono infatti spesso personalizzabili: i materiali con cui si gioca a questo genere di giochi sono molto semplici e facilmente manipolabili. Carta, cartoncino, legno, qualche componente in plastica, matite e gomma, colla e colori: nulla vieta di creare da sé i propri giochi, anche attraverso laboratori guidati per riprodurre versioni personalizzate di giochi commerciali.

IL GIOCO DA TAVOLO COME STRUMENTO EDUCATIVO E RIEDUCATIVO

Data per assodata che la prima abilità che stimola il gioco da tavolo è quella del rispettare le regole, il progetto vuole anche stimolare lo sviluppo di qualità personali quali, ad esempio:

  • Abilità matematiche, rapidità e capacità di calcolo a mente;
  • Capacità di cooperazione, lavoro in team, coordinazione con altri;
  • Decifrare i comportamenti degli altri, leggere il linguaggio del corpo, riconoscere il bluff;
  • Abilità di negoziazione, attitudine alla diplomazia e allo scambio;
  • Capacità di ottimizzare i tempi di realizzazione, assegnare priorità a compiti diversi, gestire sequenze di azioni in parallelo;
  • Abilità decisionali e competenze di leadership, assunzione di responsabilità.