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Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla.
C’è un gruppo di ragazzi, tra i 16 e i 21 anni, che sembra aver preso alla lettera il messaggio di Martin Luther King e che, guardando in faccia questi ultimi anni, decide di formattare il presente.
Una missione quasi impossibile con l’obiettivo di entrare nel futuro dalla porta principale. L’operazione si chiama #Pandemonio, come l’hashtag che hanno coniato per uscire dall’ombra in cui gli “adulti” li hanno confinati, soprattutto durante la pandemia. Tavoli aperti con le istituzioni scolastiche e gli amministratori locali, gruppi di lavoro tra ragazzi, bozze di progetto per una nuova istruzione, spazi recuperati all’interno della città per tornare a ritrovarsi all’aria aperta, non solo sui social. Hanno fatto tutto loro, perché Pandemonio nasce dal basso, dai bisogni inascoltati e dai sogni ritrovati di un gruppo di giovani senza etichette e che, semplicemente, non accetta che sia qualcun altro a scrivere il loro domani.

Un pandemonio fatto di idee, non di proteste, ma di proposte e iniziative concrete che le ragazze e i ragazzi hanno scelto di affidare a Pepita, la cooperativa di educatori che da oltre 15 anni raccoglie le istanze dei minori e le porta sul tavolo dei grandi con l’ambizione di costruire un nuovo patto educativo a disposizione di tutti. 

L’operazione #Pandemonio è appena cominciata, ma le notizie, si sa, circolano in fretta.
Dalle prime voci di corridoio a quelle del podcast Eduway, l’impresa sociale attiva della formazione, nell’agricoltura sociale e, appunto, nella produzione di  contenuti sulle principali piattaforme (iTunes, google podcast, spotify, spreaker…).

Notizie e approfondimenti dal “pianeta educazione”, dalle esperienze dei pedagogisti alle buone prassi che segnano il nostro tempo. L’educatore professionale di Pepita, Simone Campana, racconta ai fondatori di Eduway, Andrea Dasti e Stefano Lepre, i primi passi di questo movimento che sta conquistando sempre più studenti.

Ascolta qui il primo episodio di #PANDEMONIO