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PEPITA LANCIA LA SCUOLA PER EDUCATORI VOLONTARI

La figura dell’educatore professionale o volontario

Quattro mattinate, quattro appuntamenti a cavallo tra la fine dell’anno e l’inizio del 2024 dedicati al mondo dell’educazione.

La figura dell’educatore professionale o volontario è al centro di un dibattito che, soprattutto negli ultimi anni, ha portato ad una profonda riflessione. Un’analisi partita sul campo, nelle centinaia di contesti educativi in cui Pepita opera ogni giorno con i suoi educatori. Scuole, oratori, centri estivi, associazioni sportive e percorsi rieducativi. In tutti questi ambiti d’intervento Pepita ha colto un denominatore comune: la passione di chi ogni giorno si spende per il benessere delle nuove generazioni.

La figura dell’educatore implica delle competenze che vanno di pari passo con i sogni, le paure e i nuovi bisogni dei ragazzi.

In questo senso, il primo passo del cammino di ogni professionista dell’educazione è rappresentato dall’ascolto.

Calarsi nella dimensione dei più giovani significa accostarsi al loro mondo senza pregiudizi con un approccio pedagogico capace di cogliere anche gli aspetti più profondi che abitano dentro un comportamento, una domanda, un disagio manifestato dai bambini e dagli adolescenti di cui ci si prende cura.

È questa la prima differenza tra chi ha il compito di controllare e gestire la presenza di minori, in attesa del ritorno dei genitori, e chi invece ha la missione di impiegare quel tempo per condividere i valori, le esperienze e le competenze alla base di un corretto percorso di crescita.

Da qui il crescente ruolo sociale e culturale del personale legato all’educazione.

Un riferimento determinante per le famiglie, in cui la relazione genitori-figli fatica ad esprimersi e a svilupparsi in una logica quotidiana. I momenti del gioco, del dialogo e della condivisione sono spesso affidati ai ritagli di tempo, mentre l’esperienza digitale, sempre più precoce e pervasiva, ha assunto un ruolo centrale nella formazione dei più giovani. 

Dinamiche sociali, nuovi linguaggi e modelli culturali che rimarcano l’importanza di essere formati per educare a principi fondamentali come rispetto ed empatia, ma anche su tematiche delicate quali parità di genere e affettività. 

Una sfida entusiasmante, decisiva per tutta la società, che implica nozioni specifiche.

Su queste basi, Pepita ha dato vita alla prima “Scuola per educatori volontari”.

Un percorso che accompagna gli iscritti attraverso quattro fasi, quattro check point per un viaggio alla scoperta del proprio ruolo all’interno della comunità educante:

  • Scoprire se stessi per potersi mettere in gioco a servizio degli altri
  • Prendersi cura dei ragazzi accompagnandoli
  • Progettare per raggiungere un obbiettivo concreto senza mai smettere di sognare
  • Creare per rinnovare approcci e metodologie grazie a una formazione dinamica e moderna.

La prima edizione di “Scuola per educatori volontari”, in collaborazione con FOM – Fondazione Oratori Milanesi – si svolge tra novembre a marzo attraverso 4 appuntamenti organizzati dalle 9 alle 13 a Milano, presso l’Oratorio San Gregorio di via Settala, 27. 

Iscrizioni entro Domenica 22 ottobre a questo link!
Per info: formazione@pepita.it